Il farro, proprietà e utilizzo in cucina: ottima base per le insalate e zuppe

- Categoria : Curiosità , Enogastronomia

Il farro è uno delle forme di frumento più antiche coltivate. Consumato fin dai tempi dei romani, la sua coltivazione è stata per un periodo sacrificata a favore di quella del grano, poiché garanzia di maggior quantitativo di raccolto.


Negli ultimi anni è stata ripresa e rivalutata, nonostante gli alti costi per le caratteristiche del farro e per le sue proprietà benefiche.


Caratterizzato da una quantità dimezzata della presenza di glutine rispetto a quella del grano, ha anche un contenuto calorico più basso e la presenza di proteine e vitamine.


Il farro si consuma intero o macinato in farina. Per essere cucinato è necessario sottoporlo a decorticatura che rende possibile il consumo del farro intero in zuppe o minestre. Con la perlatura (lavorazione simile a quella eseguita anche su riso e orzo) se ne graffia la superficie per ridurre la quantità di fibre.


Con la trasformazione del chicco di farro in farina, se ne consente l’utilizzo nella panificazione, nella realizzazione di ottimi dolci e pasta.

Semplicemente bollito, è ottimo freddo condito semplicemente, o come base per insalate.

Il farro può essere impiegato in zuppe a base di fagioli, arricchite da un po’ di guanciale e da una bella spolverata di pepe macinato sul momento e un giro di olio extravergine di oliva.

Ottimo per essere impiegato in minestre e zuppe.

La farina è ottima per la preparazione di torte e crostate, leggera e gustosa, può essere impiegata nella maggior parte delle ricette, al posto della farina di grano.

Il farro è molto versatile, da buona riuscita in cucina oltre a garantire un apporto calorico inferiore rispetto ad altri cereali e un maggior senso di sazietà.

Ricco di vitamine, fibre, potassio, fosforo e calcio, non dovrebbe mai mancare in una dieta bene equilibrata.

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